I Fantalpici – Cima Al Bal e Cima Nara

cima-naraI Fantalpici
Cima Al Bal e Cima di Nara
13 Novembre 2016

Itinerario ad anello poco conosciuto ma molto bello con vedute favolose sulla testata del Lago di Garda e sulla Val di Ledro. Il sentiero permette la percorrenza dell’esile cresta rocciosa parallela al Garda che sovrasta l’abitato di Pregàsina dividendolo dalla Valle di S.Antonio con il paese di Leano. La quota medio bassa dell’itinerario lo rende ideale in questo periodo dell’anno.

Descrizione del percorso:
Da Riva, per la S.S. 240 della Val di Ledro, deviare a sinistra alla fine della galleria in direzione Pregasina. Dal parcheggio sotto la chiesetta di San Giorgio a Pregasina 532 m, si prende il sentiero 422 e poco oltre, a un bivio, si prosegue a destra su sentiero stretto e in parte nella boscaglia (segnavia 429). Si continua nel bosco rado puntando alla evidente sella che divide la cresta a sinistra dal tozzo rilievo roccioso del Nodice, raggiungendo così Bocca di Lè m 800, il valico che divide il versante di Pregasina dalla Val di Ledro. Ora si piega a sinistra seguendo il segnavia 430, dopo aver superato un cartello con l’indicazione per la Cima Al Bal: qui un breve spezzone di cavo metallico consente di proteggersi durante un passaggio su facili roccette. Si alternano altri brevi tratti in parte su roccette semplici sino al cartello indicante due possibilità: chi non vuole affrontare i passaggi più impegnativi manterrà il sentiero a sinistra, mentre l’alternativa a destra è più difficile. Nonostante compaia un altro cartello recante questa volta l’indicazione sentiero alpinistico, l’impegno si limita a qualche facile passaggio di 1° grado comunque in esposizione e senza assicurazioni su fondo in parte scivoloso. Il sentiero prosegue ora lambendo i ruderi della cosiddetta Cittadella militare m 1110, costruita durante la prima guerra mondiale. Continuando a seguire la cresta, si raggiunge la vetta di Cima Al Bal conosciuta anche come Cima Nora m 1260. Si continua a percorrere l’esile filo di cresta abbassandosi di pochi metri sotto il crinale in coincidenza dei passaggi più impegnativi. Si supera così una serie numerosa di saliscendi fino a raggiungere Cima Nara o Col Coi m 1376. Il tratto impegnativo in parte su roccette che conduce a Cima Nara può essere aggirato, privando però l’escursione del suo culmine più elevato. Da Cima Nara si prosegue ancora in saliscendi sino a confluire di nuovo nel sentiero 430. Il percorso ora cala ripidamente, passando sul versante occidentale e portandosi in parte nel bosco. Si raggiunge in questo modo la sella di Passo Chiz m 1208, quindi si passa a destra di un piccolo ma strapiombante costone roccioso in cui si apre una galleria che risale con tutta probabilità all’epoca della prima guerra mondiale. Qui il sentiero risale fino a raggiungere la cima del Monte Guil m 1322. Da questo momento ha inizio la lunga discesa a valle attraverso i Prati di Guil m 1240, e poi a sinistra passando sul tratto con segnavia 422 in direzione del Passo della Rocchetta m 1158. Presso Malga Palaer ha termine il sentiero: si passa ora su strada bianca chiusa al traffico, lungo la quale si scende fino a Bocca dei Larici m 881. Qui si può lasciare il percorso principale per passare nei pressi di Malga Larici m 887 e guadagnare in qualche minuto la cima di Punta dei Larici m 908, letteralmente strapiombante sul Lago di Garda. Ritornati a Bocca dei Larici, si continua sull’ampia strada bianca sino ritrovare le prime case di Pregasina.

  • Dislivello complessivo: circa 1200 m
  • Tempo di percorrenza: indicativamente 6 ore
  • Accompagnatori: Marco Bulgarelli,  Paolo Lottini
  • Contributo di partecipazione: 5 Euro
  • Ritrovo: ore 6,50 parcheggio sede CAI, via Cuneo 51
  • Iscrizioni: entro venerdì 11 novembre
  • Molto importante: a fine gita ogni partecipante è invitato a festeggiare con tante buone cose da mangiare, torte squisite e vino eccellente.