Legge Regionale Rete Escursionistica – La posizione del CAI

COMUNICATO STAMPA
Approvata la legge regionale sulla rete escursionistica:
La regione perde l’occasione per tutelare i sentieri dell’Emilia Romagna

La legge regionale sui sentieri, approvata il 24 luglio a Bologna, è una pessima legge, forse la peggiore tra quelle in vigore nelle altre regioni. Concepita con il nobile intento di tutelare i sentieri escursionistici e valorizzare il turismo a basso impatto ambientale e a forte valenza culturale e salutistica, si è piegata alle lobby motoristiche, con un testo pasticciato che peggiora la precedente situazione di ingovernabilità. Due i punti chiave, entrambi in uno sciagurato articolo 4 inserito grazie a un emendamento in Commissione. Sono stati introdotti prima la possibile fruizione con mezzi motorizzati, poi, dopo aver riaffermato le tutele del Piano Paesistico (e ci mancherebbe), un passaggio ambiguo che di fatto smantella le già poco osservate Prescrizioni di Massima di Polizia Forestale, che vietavano i sentieri ai mezzi motorizzati. Il nuovo testo affida ai Comuni la facoltà, “in coerenza” con esse, di “interdire anche parzialmente il transito motorizzato”, declassando le PMPF da norme vincolanti a semplici principii discrezionalmente utilizzabili.
Ne risulterà una situazione a macchia di leopardo, nessuna certezza per chi si muove a piedi, che si troverà ad essere l’utente debole anche sui sentieri, gravi danni per l’ambiente, dovuti a rumori e gas di scarico, e per il fondo dei sentieri che i volontari CAI mantengono faticosamente e senza oneri pubblici.
Tutto l’impianto positivo delle legge, che in gran parte rimane, come la costituzione del Catasto Sentieri, la dichiarazione di pubblica utilità degli stessi, e le dichiarazioni di intenti finali, viene svuotato e reso inefficace dagli emendamenti introdotti nella fase finale della approvazione e da altri piccoli “bocconi avvelenati” distribuiti nel testo approvato. Il CAI rifiuta questa legge e si riserva di prendere tutte le iniziative di protesta che riterrà opportune, compresa la non collaborazione negli organismi consultivi previsti dalla legge e l’interruzione delle attività di manutenzione dei sentieri.

Il Presidente
Vinicio Ruggeri