16 novembre – Anello di Sassoguidano
Anello di Sassoguidano
Appennino Modenese
Domenica 16 novembre 2025
Difficoltà T
In sostituzione dell’escursione sul Priaforà inserita nel calendario 2025, proponiamo questo interessante giro ad anello nel nostro Appennino Modenese.
Indice contenuti
Descrizione del percorso
L’itinerario ad anello attraversa la riserva di Sassoguidano fra boschi e prati, toccando tutti i suoi principali punti d’interesse. Dal parcheggio si intraprende la strada che s’inoltra nell’area protetta, tra boschi di roverelle e doline erbose, per giungere in breve all’oasi WWF dello stagno di Sassomassiccio, che ospita numerosi anfibi come diverse varietà di rana e di tritone. Proseguendo, con breve digressione, si tocca poi l’oratorio di Sassomassiccio, probabilmente sorto intorno al XI-XIII secolo su resti di un castello. Proseguendo ancora lungo il sentiero si incontra il centro visite della riserva e, salendo sulla destra, si raggiunge l’antica chiesa di Sassoguidano dedicata a S. Paolo. Di fronte si staglia il complesso roccioso del Cinghio del Malvarone, le cui ripide ed inaccessibili pareti sono l’habitat ideale per molte specie di uccelli, tra cui il falco pellegrino. Imboccando il sentiero in discesa si giunge prima al nucleo rurale settecentesco della Torre e infine nella valle del torrente Lerna per arrivare al mulino Còrnola, azionato dalla grande ruota “a cassette”. Per rientrare bisogna proseguire fino alla borgata di Niviano con la sua torre mozza e, da qui, risalire per l’antico tracciato, a tratti ancora lastricato, che ritorna al parcheggio di partenza.
Cenni sul paesaggio circostante
Borgo Còrnola Antico mulino con grande ruota in ferro del XV sec. Epoca in cui i mulini erano gli unici edifici “industriali” e pertanto considerati delle vere e proprie istituzioni pubbliche. Caratteristica planimetria a scaletta usata come prototipo per tutti i mulini costruiti in seguito nella zona. Importante per la mulitura di grano, frumento, orzo, castagne. E’ possibile ammirare il mulino che si trova in via Niviano n.35, lungo la strada che conduce al canile comprensoriale.
Oratorio di Sassomassiccio Dedicato alla Beata Vergine Assunta, fu edificato dall’eremita Vincenzo Muzzarelli nel 1695 sugli antichi resti di una Cappella. Abbandonata la carriera militare nel 1690, Vincenzo Muzzarelli rimase qui per 29 anni vivendo di preghiera e di elemosina.
Chiesa di San Paolo Dedicata alla Conversione del Santo, fu eretta sulla rupe che si affaccia sulla valle del Panaro. Presenta una facciata asimmetrica a capanna. Della particolare pietra monolitica triangolare che sormonta il portale è ancora leggibile, in parte, l’incisione. All’interno sono visibili il bellissimo altare barocco in legno e la copia della preziosa icona trecentesca della Madonna (l’originale è collocato nella Chiesa di San Bartolomeo a Pavullo nel Frignano), la cuspide del fonte battesimale e arredi semplici.
Il Cinghio di Malvarone Una delle caratteristiche morfologiche salienti della Riserva è il Cinghio del Malvarone, un imponente complesso roccioso arenaceo-calcarenitico che costituisce un habitat ideale per molte specie di uccelli tra cui rari rapaci. Attribuito alla “Formazione di Bismantova”, e quindi di origine Paleocenica (65 milioni di anni fa), è lungo quasi 3 km ed ha un orlo di scarpata che può raggiungere i 150 metri. È tagliato dal torrente Lerna in una caratteristica forra ripida e scoscesa realizzata dall’incessante lavoro di erosione del corso d’acqua stesso. Lungo la parete vi sono vari ingressi di grotte dovute a fenomeni di dissoluzioni carsiche o da fratture preesistenti nella roccia.
Informazioni tecniche
- Difficoltà escursione (secondo scala difficoltà delle difficoltà CAI): T
- Dislivello: +400 mt circa
- Sviluppo planimetrico: 8 Km circa
- Durata (escluse le pause): 4 ore circa
- Ritrovo: Ore 8.00 Parcheggio CAI Carpi
- Cartografia: Pavullo nel Frignano 1:25.000
- Accompagnatori: Edi Forghieri, Fabio Talassi
- Contributo di partecipazione: Soci Cai 5€ – Leggi il regolamento uscite sezionali
- Abbigliamento: adatto ad un’escursione di media montagna, scarponi, zaino, bastoncini telescopici, capo pesante, mantella o k-way, cappello estivo o copricapo, occhiali, guanti, borraccia piena, pranzo al sacco, tessera CAI.
- Percorso automobilistico: Si prende la S.P. x Modena poi si prosegue per l’Estense che ci porta fino a Pavullo, poco dopo il centro di Pavullo troviamo un bivio a sx che indica Niviano e Verica. Ci fermiamo a metà tra le 2 località Cà Nova. Si viaggia con auto proprie.
