19-20 luglio – Le Prese / Val di Rezzalo in MTB

Le prese – Val di Rezzalo
19-20 Luglio 2025
Un itinerario impegnativo ma con panorami mozzafiato
Difficoltà MC+ / BC+
Indice contenuti
Descrizione
Ecco un fantastico weekend irrinunciabile… Interessante scoperta che ci permetterà di pedalare immersi nel Parco Nazionale dello Stelvio, tra alpeggi, borghi alpini attraversati da torrenti, ed ammirare il secondo ghiacciaio più grande delle Alpi italiane: il ghiacciaio dei Forni. Certo la fatica sarà in nostra compagnia, ma saremo ampiamente ripagati dagli sforzi fatti… Benvenuti in Valtellina!
Primo giorno
L’abitato di Le Prese (quota 1000 mt), frazione del comune di Sondalo, sarà il nostro punto di ritrovo/partenza. Seguendo il segnavia 519 inizieremo subito a salire su asfalto con pendenze ancora accettabili. In maniera costante raggiungeremo il paesino di Frontale, e progressivamente, dopo aver superato stretti tornanti che si guardano in faccia, incontreremo il piccolo borgo alpino di Fumero, a 1500 metri di quota con le sue caratteristiche baite, dove il tempo sembra essersi fermato.
Da lì a poco lasceremo finalmente l’asfalto per immetterci sullo sterrato, dove le pendenze aumenteranno non poco e la pedalata si farà più pesante, fino a raggiungere un pianoro a quota 1850mt. Da lì avremo modo di respirare per qualche km e ammirare l’iconica chiesa di San Bernardo, simbolo dell’intera valle, incastonata in un paesaggio fiabesco.
Dopo uno snack (eventualmente come punto d’appoggio abbiamo il rifugio La Baita) si continua a salire con pendenze sempre toste, che non danno tregua lungo la strada militare, ma, tra ripide rampe, il paesaggio regalerà sempre emozioni nuove.
Man mano che si sale l’ambiente diventa più aspro e quella che era una strada militare, anche se solo nell’ultimissima parte, si fa più tecnica e si trasforma in un single track (circa 100mt di dislivello). Nulla vieta di fare quel pezzo a spinta e raggiungere cosi il passo dell’Alpe che rimane a quota 2461mt e successivamente l’omonima Malga, nella quale una sosta potrebbe essere utile per riprendere un po di energie.
La discesa prevede un tratto (circa 2 km) tecnico e a tratti esposto, da fare con molta attenzione. Irregolare il fondo, su ciottoli e pietre, molto suggestivo e che regalerà soddisfazioni.. fino al raggiungimento delle piste da sci e forestali che poi ci condurranno al rifugio Paradiso, dove pernotteremo.
Alternativa più comoda per la discesa, ma attenzione al traffico, si prende semplicemente la strada del mitico passo Gavia direzione Valfurva, fino all’altezza del rifugio Paradiso a quota 2000mt.
Secondo giorno
Dal rifugio Paradiso intercettiamo la strada asfaltata che porta al passo Gavia mentre noi in discesa ci dirigiamo a Santa Caterina Valfurva per risalire la valle dei Forni fino al rifugio omonimo, pedalando su asfalto dalle pendenze a doppia cifra: da qui si prosegue su sterrato più agevole, addentrandosi nella valle e scorgendo in lontananza le prime lingue di ghiaccio.
Oltrepassato una prima volta il torrente Cedec si riprende a salire con decisione, raggiungendo con alcuni tratti ripidi la malga dei Forni: è un luogo estremamente panoramico e solo da qui si può finalmente ammirare il ghiacciaio dei Forni in tutta la sua maestosità.
Il facile tratto fino al ponte della Girella immette quindi nella val Cedec, dove inizia l’ultima parte di scalata che conduce ai 2700 metri del rifugio Pizzini: saranno questi i tre chilometri più difficili, su una mulattiera dalle pendenze severe che diventano quasi proibitive in vista della cima.
Il rifugio Pizzini si trova comunque in un contesto spettacolare, al centro del circo glaciale racchiuso tra il Gran Zebrù e il Cevedale, affacciato sui numerosi nevai e sul ghiacciaio del Cedec.
Poco distante dal rifugio si imbocca il segnavia 528 (*), un single track a mezza costa che regala continue vedute sulle vette circostanti; la prima parte pianeggiante non presenza grosse difficoltà, mentre diventa più tecnico scendendo verso le Baite dei Forni.
Segue ora una lunga traversata tra i prati, tagliando il pendio a quota 2300 metri prima su mulattiera e poi su single track: fatta eccezione per un piccolo passaggio in salita, il sentiero è interamente ciclabile. Si arriva così nei pressi dell’agriturismo Ables, dove la discesa conclusiva si apre con il trail 571-1 che serpeggia nel bosco tra curve e tornantini, e termina sulla comoda sterrata verso Santa Caterina
(* Alternativa alla discesa per il sentiero 528, la stessa di salita) Da Santa Caterina non ci sesta che tornare per facili sterrate e asfalto in falsopiano alle auto lasciate a Le Prese il giorno prima.
Info logistiche
- Prenotazioni : Iscrizioni ON LINE entro 06 Luglio, solo soci CAI
- Numero max di partecipanti : 10 pax
- Partenza : Le prese, parcheggio pubblico di via Stelvio ( sulla provinciale )
- Tracciato : percorso ad anello di 2 giorni. 1°Giorno km 24 D+ 1520 2°giorno km 45 D+ 1500
- Fondo : 1° Giorno 70% sterrato 30% asfalto 2° Giorno 50% sterrato 10% sentiero 40%asfalto
- Difficoltà : 1° Giorno MC+/BC+ 2° Giorno MC/MC
- Pranzo : al sacco
- Accompagnatori : Enzo Rossi 3341904871, Giulio Malvezzi 3490867291.
- Contributo di partecipazione : € 5,00 per i soci.
- Equipaggiamento richiesto : Casco, kit riparazione, mezzo in buone condizioni
- Ritrovo : Punto di ritrovo al parcheggio Le Prese ore 9.30
- Caparra : € 30,00 non rimborsabili
Modulo di iscrizione
Errore: Modulo di contatto non trovato.