22 giugno – il Coro CAI Carpi per l’81° anniversario dell’uccisione di Leopoldo Gasparotto

Per commemorare l’81° anniversario dell’assassinio di Leopoldo Gasparotto, la Fondazione Fossoli organizza, con la partecipazione di ANPI Carpi e del Coro del CAI di Carpi, una serata di interventi storici, letture e musiche per ricordare la figura del partigiano e alpinista milanese.
La serata sarà animata dagli interventi a carattere storico della ricercatrice Francesca Baldini, autrice di Fossoli e la Resistenza Lombarda (Mursia, 2024), alternati alle letture di Simone Maretti dal Diario di Fossolidi Gasparotto, pubblicato da Bollati Boringhieri a cura di Mimmo Franzinelli e ai canti del Coro del CAI di Carpi.
L’evento si terrà nel prato adiacente alla baracca ricostruita, o, in caso di maltempo, all’interno della stessa.
Ingresso libero e gratuito, posti limitati. Prenotazione dei posti qui: Fondazione Fossoli – 22 giugno
Leopoldo Gasparotto (Milano 1902 – Fossoli 1944) nasce in una famiglia guidata da ideali risorgimentali e mazziniani. Il padre, l’avvocato Luigi Gasparotto, è deputato e ministro dell’Italia liberale; “Poldo” ne segue le orme professionali e dopo la laurea in giurisprudenza lavora nello studio di famiglia a Milano. All’attività forense, il giovane Leopoldo affianca la passione per la montagna, che lo porta a compiere ardite imprese alpinistiche, in Italia e sul Caucaso. Già prima della capitolazione dell’8 settembre 1943, Gasparotto è riconosciuto quale importante esponente del movimento azionista; dopo l’occupazione nazista assume un ruolo centrale nel comando delle Brigate Giustizia e Libertà in Lombardia, partecipando anche alle riunioni del CLN di Milano in qualità di collaboratore di Ferruccio Parri. Catturato in seguito a delazione, Gasparotto è dapprima internato al carcere di San Vittore dal dicembre 1943 all’aprile del 1944, dove subisce torture che, tuttavia, non lo porteranno a svelare i nomi dei compagni. Trasferito al Campo di Fossoli il 27 aprile 1944, diventa presto punto di riferimento per i suoi compagni di prigionia. Il 22 giugno 1944 Gasparotto è prelevato dalla sua baracca e barbaramente assassinato nella campagna tra Fossoli e Carpi. Sospettando il peggio, poco prima di essere ucciso consegna il suo diario al compagno fidato Ferdinando Brenna, fucilato insieme ad altri 66 prigionieri politici nella strage del poligono di tiro di Cibeno, il successivo 12 luglio.