25 Aprile 2017 – Sentieri Resistenti

SENTIERI RESISTENTI
25 aprile 2017
Mormorola di Valmozzola (PR)

Il Cai di Carpi organizza, per il 25 aprile, un’escursione a tema intitolata Sentieri Resistenti, per camminare insieme sui luoghi dove più di sessant’anni fa, uomini e donne hanno combattuto e sono morti per la libertà, ricordando quei terribili mesi anche con letture e poesie a tema. A fine gita immancabile esibizione del Coro CAI di Carpi che renderà ancor più interessante questa giornata.

Il percorso.
Escursione facile (E). Lungo il cammino si sosterà brevemente durante alcuni momenti dedicati alla lettura di brani legati alla Seconda guerra mondiale e alla storia di questo periodo.
Raggiunta in automobile la chiesa di Mariano, 5 km dopo Mormorola, si parcheggia nel piazzale accanto al cimitero (quota 750 m),  quindi, imboccando una strada asfaltata che coincide per poco tempo con il sentiero 811, si sale al sovrastante borgo di Castello 875 m. Qui cominciamo a seguire una traccia che costituisce una specie di scorciatoia per raggiungere il sentiero sommitale, che risulta essere di nuovo l’811 il quale, innalzandosi lentamente a sinistra a formare un’ampia e assai lunga insenatura, viene raggiunto direttamente a quota 1120 m abbreviando in tal modo il cammino. Ora si prosegue sopra una larga cresta la quale, affacciandosi a volte vertiginosamente sulla sottostante valle del Mozzola, passa accanto al Monte Grosso 1182 m e continua in direzione del Monte Barigazzo, la meta che ci si propone di raggiungere. Il luogo è attraversato da una rete di antiche mulattiere e tracce che si intersecano in vari punti: deviando sulla sinistra lungo una di queste, si raggiunge la contrada di Pianelleto 1100 m. Lasciato questo gruppo di case, si affronta l’ultima salita: prima verso la chiesa costruita poco sotto il Monte Barigazzo 1215 m, quindi, poco oltre, sulla cima di questo rilievo 1284 m dalla quale la vista si apre spaziando su un vastissimo panorama.
Per la discesa si percorre un tratto del sentiero 811 c, fino a quando non si imbocca sulla sinistra il cammino che in genere viene utilizzato per salire e scendere da questo versante del Monte Barigazzo, e che si abbassa fino a Pian dell’Arato: si tratta ancora una volta del sentiero 811, che arriva a chiudere in questa maniera un lungo cammino circolare. Un breve segmento di strada asfaltata riporta quindi a Mariano e alle automobili.

Lunghezza del percorso: 12 km
Dislivello complessivo: 793 m
Difficoltà: E
Coro Cai CarpiVerso le 15,30, al termine dell’escursione, ci si sposta a Mormorola dove il Coro del CAI di Carpi, diretto dalla maestra Franca Bacchelli, terrà un concerto presso la Sala Civica con canti tratti dal proprio repertorio a ricordo dei Combattenti e dei Caduti per la Libertà d’Italia.
Seguirà una visita al Museo della Resistenza della Valmozzola guidata dal sig. Maurizio Carra (ingresso gratuito).

Il luogo.
Mozzola è il nome di un torrente tributario del Taro, e la sua ampia valle si apre a ovest di quella del più noto fiume in cui sfocia. In Valmozzola, alcune persone guidate dal sig. Maurizio Carra si sono dedicate con fervore alla ricerca di cose e testimonianze risalenti al periodo della Resistenza, arrivando pian piano a raccogliere una quantità enorme di materiale e di documenti. Tutto questo è ora conservato a Mormorola, in un piccolo museo completamente stipato di oggetti di ogni sorta ed estremamente interessanti, ritrovati nei boschi e nelle case di queste isolate contrade. La valle del Mozzola, infatti, è stata il luogo dove subito dopo l’8 settembre 1943 si era formato un primo gruppo improvvisato di ribelli composto da gente del luogo e da alcuni militari del Regio Esercito, prima forma male organizzata di resistenza al fascismo repubblichino e agli occupanti tedeschi, che ha trovato il proprio rifugio prima a Pianelleto e più tardi, dopo essere aumentati di numero, a Vettola. Nei mesi successivi infatti la banda si è alquanto allargata quando hanno cominciato a giungere in questi luoghi remoti renitenti alla leva, altri disertori e sbandati, antifascisti in fuga dalle città della pianura o della Liguria, soldati degli eserciti alleati evasi dai campi di prigionia, incaricati del CLN di La Spezia e commissari politici. Con le vicine Val Taro e Val Ceno, questo territorio  si è trasformato così in area dove operavano gruppi numerosi che in seguito sono stati raccolti e organizzati nelle brigate Julia 1a e 2a e 12a Brigata Garibaldi. La Valle del Taro in particolare era una zona strategica di rilievo, se si tiene presente che fra le altre cose era percorsa dalla ferrovia che collega la Liguria con la Pianura Padana.
Quando nel giugno del 1944 i tedeschi furono cacciati da Bedonia e Borgotaro, si costituì un ampio Territorio Libero dotato di una propria forma di autogoverno, che arrivava a comprendere anche alcuni borghi della Valmozzola: qui si cominciò a pubblicare il giornale “La Nuova Italia”, uno dei primi esempi di stampa ritornata alla luce del sole e non più sottoposta ad alcuna velina o censura. A Castello di Mariano,  nel settembre successivo, venne istituito per un breve periodo il comando unico di tutte le forze partigiane della provincia di Parma, poi trasferito in altre zone operative.
Si ricordano i nomi di varie persone che si sono distinte in modi differenti combattendo in Valmozzola: il piacentino “Mario Betti”, come si faceva chiamare, diventato comandante del nucleo originario dei primi partigiani e caduto il 12 marzo ’44, durante l’assalto a un treno nella stazione di Valmozzola; Primo Battistini, “Tullio”, il risoluto anarchico alla guida degli spezzini; Ezio Saccani da Reggio Emilia, “Renzo”, succeduto a Mario Betti dopo la sua morte; il capitano Giacomo di Crollalanza, “Pablo”, comandante di un distaccamento della Garibaldi, che da Castello preparava e faceva smistare ordini per le altre brigate della provincia di Parma; don Guido Anelli (conosciuto come don Tito o anche come “il prete volante”), che non esitava ad accogliere i ribelli nella sua canonica di Belforte dove spesso i gruppi si riunivano e trovavano cibo, paracadutato dagli alleati al di qua della Linea Gotica che aveva superato un paio di volte per andare a chiedere loro aiuti per chi combatteva contro i nazifascisti; don Aurelio Giussani, cappellano della 2a Julia, impegnato come organizzatore e nel garantire i collegamenti con il Comando Unico (le fotografie da lui scattate durante uno dei lanci di materiale da parte dell’aviazione inglese sono visibili nel museo di Mormorola); Rosetta Solari, partigiana molto nota e apprezzata della 1a Julia, che per riconoscenza verso gli abitanti della valle che l’avevano sostenuta fece ricamare da alcune suore un lembo di paracadute, ritagliato per farne il velo della Madonna della Cintura venerata nella chiesa di Mariano.
Soprattutto vanno ricordate le numerose famiglie della Valmozzola che già da subito, al primo formarsi delle bande, avevano dato ai loro componenti ospitalità e appoggio, e continuarono a farlo con grande rischio ma generosamente quando questi gruppi resistenti si ingrandirono.

Cosa.
Vettola. Nell’osteria di questa piccola contrada si riuniva il gruppo dei partigiani provenienti dalla provincia di La Spezia e guidato da “Tullio”.
Cimitero di Mariano. Tomba del partigiano Renato Dessalles d’Epinoix, “Renè” o anche ”Gioco”, caduto in combattimento il 27 luglio 1944. Qui era stato sepolto un altro combattente, Lorenzo Biondini, “Tavolo”, morto il 15 agosto, ma la sua salma è stata esumata dai parenti e portata nel paese natale di Viarolo di Parma.
Castello. Sede di un distaccamento della brigata Garibaldi comandato da “Pablo”. In questo minuscolo borgo durante il mese di settembre 1944 si insediò per breve tempo il Comando unico delle forze resistenti della provincia di Parma.
Pianelleto. E’ in questo luogo fatto di poche case sul versante ovest del Monte Barigazzo che trovarono rifugio dieci giovani, alcuni della zona, costituendosi come primo nucleo di ribelli contro gli occupanti nazisti e la neonata RSI sua complice.
Chiesa del Barigazzo, costruita poco sotto la cima del monte in una bella radura erbosa circondata dai boschi.
Monumento ai Caduti partigiani sulla vetta del Monte Barigazzo.
Monumento ai Caduti di Mormorola.
Museo della Resistenza della Valmozzola a Mormorola.

Quando.
Lunedì 25 aprile 2017.
Ritrovo: parcheggio Stazione autocorriere, viale Peruzzi, ore 6,45.
Partenza: ore 7,00.
N.B.: è disponibile un pullman da 34 posti: per prenotazione telefonare in sede martedì e venerdì dalle ore 21 alle ore 23 – tel. 059/696808.
Il resto dei partecipanti viaggia in automobile.
Percorso automobilistico: Carpi, Autostrada A1 direzione Parma, Autostrada A15 direzione La Spezia, Uscita Borgotaro, Mormorola – 125 km circa.
Accompagnatori: Marco Bulgarelli – Paolo Lottini
Contributo di partecipazione: 5 €.
Abbigliamento: per escursionismo in bassa collina.