I Fantalpici – Ferrata del Monte Forato

I Fantalpici
22 Aprile 2018
Monte Forato 1223m.
Gruppo Alpi Apuane
Via Ferrata R. Salvatori EEA

Il Monte Forato, noto anche come Pania Forata, rappresenta la propaggine meridionale delle Panie nel gruppo delle Alpi Apuane; pur non potendo competere in mole ed arditezza delle linee con le più possenti Pania della Croce e Pania Secca, è molto caratteristico per il maestoso arco naturale che collega le pendici della cima sud (1223mt) con la cima nord (1209mt), creando uno spettacolare foro di 32 metri di larghezza e 26 metri di altezza. L’itinerario attrezzato percorre la cresta sud-est, che collega la Foce di Petrosciana alla cima meridionale. La via ferrata è di media difficoltà, ma presenta qualche passaggio tecnico all’inizio e in alcuni tratti occorre procedere con molta attenzione perchè la cresta è sottile e con pareti verticali su entrambi i lati. 

Avvicinamento: Da Fornovolasco si sale per un km circa in direzione della Grotta del Vento. Senza arrivare alla grotta troviamo, a sinistra della strada asfaltata, uno stretto solco risalito dal sentiero n° 6 (cartello con indicazioni per Monte Forato e Foce di Petrosciana). Parcheggiata l’auto (circa m 550) lasciamo la strada bianca che supera il torrente per girare a destra sulla ripida mulattiera lastricata. Dopo 10 minuti dalla partenza manteniamo il segnavia n° 6 che perde quota riportandoci a lato del fragoroso torrente. Camminiamo nel sottobosco con numerosi salti d’acqua fino ad un vecchio mulino. Si prosegue per poi attraversare a sinistra il fosso e si risale la costa opposta. Poco oltre intersechiamo l’ampia carrabile. La seguiamo verso destra per un brevissimo tratto per passare poi sulla larga mulattiera a sinistra che sale con pendenza moderata in direzione del crinale. La mulattiera lascia spazio a un ripido sentiero che sale con serpentine nel bosco rado. Ora resta l’ultimo breve tratto boschivo prima di arrivare alla Foce di Petrosciana (m 961 – ore 1,40 dalla partenza). Siamo in pieno crinale e la vista si allarga splendidamente in direzione del litorale versiliese e del Mar Ligure. Questa visione, se la giornata è  limpida, ci accompagnerà sino alla sommità di Monte Forato. 

Via Ferrata: In coincidenza della Foce di Petrosciana una grande targa in marmo recante il nome della ferrata (Renato Salvatori) indica l’accesso alla ferrata. Saliamo tra facili roccette mantenendoci in coincidenza del crinale. Si arriva ad un alto torrione che interrompe la continuità della cresta dove la ferrata sale ripida ed esposta sul punto “debole” della parete: un ripido diedro attrezzato con catena e fune metallica. Si prosegue con le funi sino ad un esile ballatoio dove una scaletta alta circa 5 metri scavalca una parete altrimenti invalicabile. Il proseguo della via ora diventa più semplice anche se in esposizione. Non vi sono ulteriori difficoltà tecniche sino al termine. Possiamo ora proseguire lungo la traccia di sentiero (non segnato) che raggiunge un bel punto panoramico (m 1223 – ore 0,50 dalla Foce di Petrosciana). Da qui osserviamo dall’alto il grande arco naturale che ha reso famosa questa cima. A questo punto è sufficiente calarsi nel bosco intercettando senza difficoltà, il sottostante sentiero  n° 110. Lo seguiamo verso sinistra sino alla base dell’imponente arco naturale (Passo di Monte Forato – m 1150 – ore 1,10 dalla Foce di Petrosciana). L’ultima breve salita ci porta in qualche minuto alla cima nord di Monte Forato (m 1209 – libro di vetta – ore 1,15 dalla Foce di Petrosciana – ore 3 complessive) dove godiamo della splendida vista a occidente sul mar Ligure, a nord sulla grande mole della Pania della Croce e verso oriente sul crinale principale dell’Appennino Tosco-emiliano.

Ritorno: Per rientrare si prende il segnavia n° 12 che cala tra i prati sul versante della Garfagnana (cartello in legno con indicazione per Fornovolasco). Procedendo tralasciamo il bivio sulla destra mantenendo il sentiero 6 e passando in coincidenza di una casa (Casa del Monte – m 923). Si perde ora bruscamente quota scendendo ripidamente nell’ombrosa boscaglia. Transitiamo presso le cosiddette “Casette” per poi immergerci nuovamente nella vegetazione. Gli ultimi 10 minuti sono comuni al sentiero d’andata, su larga mulattiera riguadagniamo il parcheggio dell’auto a conclusione di un itinerario piacevole e non troppo lungo (ore 1,45 dalla cima di M.Forato – circa 5/5,30 ore complessive).

  • Dislivello: circa 700 m
  • Durata: circa 5,30/6,00 ore (1 ora la ferrata)
  • Livello difficoltà : EEA media
  • Attrezzatura: Casco, imbrago combinato o completo, set da ferrata a norme CE, cordino, moschettone.
  • Abbigliamento : adeguato a quota e stagione.
  • Contributo di partecipazione:  5 € pei i Soci CAI
  • Accompagnatori: Bulgarelli Marco 320/4676258, Paolo Lottini 335/6938728
  • Partenza ore 6,00 parcheggio CAI Carpi
  • Molto importante: a fine gita ogni partecipante è invitato a festeggiare con tante buone cose da mangiare, torte squisite e vino eccellente