Nel prossimo Notiziario, che da oggi si chiama: “IN VETTA”

Nel prossimo Notiziario, che da oggi si chiama:              “IN VETTA”

I 330 ragnetti in copertina sono altrettanti studenti e studentesse di 15 classi delle medie di Carpi che per tutto l’anno scolastico si arrampicano sulle pareti verticali della palestra Totem. Equilibrio psicofisico, rinforzo positivo della propria autostima tra i valori offerti dalla disciplina.

Prende il via un’altra rubrica: “biografia di un socio”Vogliamo così fare conoscere persone che hanno fatto, e continuano a fare, la storia del Cai di Carpi. Figure sconosciute ai più ma dei quali si sente parlare, e perciò trasformati in personaggi in qualche modo  “mitici”. In questo numero c’è Dante Colli, 89 anni. In lui c’è la memoria storica della nascita del Rifugio Città di Carpi, e c’è il ricordo da bambino delle prime frequentazioni della allora neonata sezione.

Giulia di Bari, che ha scelto un trekking nella foresta pluviale vietnamita. Ne leggiamo un estratto: Max, 24 anni di cui gli ultimi due passati in addestramento militare, ha imparato a sopravvivere nella foresta pluviale vietnamita, a riconoscere una specie di ragno velenosa da una innocua e a spostarlo dal sentiero prendendo la ragnatela con le mani senza disturbare il ragno e ci mostrava con orgoglio le foto delle sue esercitazioni, dei polpacci pieni di sanguisughe – but it’s ok, they’re off season now, non preoccupatevi, non è stagione adesso.

Sono certo che non sapevate che sull’appennino romagnolo, a Ridracoli, dove anche recentemente erano presenti carbonaie, da qui il nome “Comignolo“, cinque anni fa furono scoperti manufatti in pietra scheggiata. Tracce, ancora in superficie, di un accampamento preistorico all’aperto di cacciatori raccoglitori del Mesolitico, giusto qualche annetto fa. Se leggete l’articolo dell’archeologa Rachele Discosti per la rubrica “un mondo da (ri)scoprire” anche per voi sarà una piacevole riscoperta.

Lo zaino in spalla per i cammini nel mondo questa volta se lo è messo Danijela Muskardin. E sapete dov’è andata? Tra Argentina e Cile, sul vulcano attivo più alto del mondo: Ojos del Salado, 6.893 metri.  “Ojos del Salado” significa “occhi di sale”. Il nome deriva dalla presenza di depositi di sale nei ghiacciai che lo ricoprono e ricordano occhi. Il vulcano è anche la sorgente del fiume Rio Salado e ospita un vero gioiello naturale: un lago di origine vulcanica situato all’interno del suo cratere, sul versante argentino.

Diversamente da quanto suggerisce il nome, la Galera è una falesia luminosa con un’ampia veduta sulla Val Pennavaire. Ed è anche il luogo analizzato dalla rubrica di arrampicata sportiva oltre lo spit“.  Finita di richiodare a gennaio 2024, la Galera presenta due sezioni: una parete strapiombante con prevalenza di tiri di 7° a destra e una stupenda parete no big a sinistra.

 

Istantanee in Appennino, l’appuntamento di ogni edizione curato da Rino Cipolli si occupa invece della via dei vulcani di fango, sull’appennino modenese.

Luisa Rebecchi ed Ernestina Bagnoli ci raccontano la settimana bianca dei Cai di Carpi: destinazione Sappada, in Friuli Venezia Giulia. Il sole tutti i giorni anche se il freddino era pungente ha permesso al gruppo (ben 24 soci Cai) di fare belle escursioni su sentieri non sempre battuti e ghiacciati ma con panorami bellissimi.

Carmen Gasparini invece riporta l’avventura del coro di sezione a Ravenna, alla Biblioteca Classense,  una tra le venti istituzioni librarie più grandi e importanti d’Italia. Ospitata all’interno di un monastero camaldolese eretto a partire dal 1512, il complesso è considerato un vero e proprio gioiello architettonico e artistico tanto da richiamare ogni anno centinaia di visitatori curiosi di ammirarne gli spazi e i tesori conservati. 

E per finire i Funghi di stagione di Stefano Beltrami ci spiega cosa sono le Ramarie ovvero i Coralli del bosco. Nel variegato e multiforme mondo dei funghi possiamo trovare un’infinità di forme e colori differenti tanto che alcuni, a volte, stentiamo addirittura a  riconoscerli come tali. In questo articolo iniziamo a parlare dei funghi con portamento coralloide che sono quindi composti da un breve gambo dal quale partono delle ramificazioni via via sempre più fini tanto da farli assomigliare proprio a dei coralli od a piccoli cespugli a seconda della specie e della densità e lunghezza di queste ramificazioni.

Riguardo

Giornalista presso Rai - Radiotelevisione Italiana