Sul prossimo Notiziario:

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Nasce il gruppo MTB al Cai di Carpi!  il titolato Enzo Rossi tra gli accompagnatori del gruppo

Con l’avvento delle biciclette assistite è oggi possibile per i tanti che utilizzano assiduamente la Mountain Bike di poter affrontare dislivelli importanti senza necessariamente avventurarsi in gradi eccessivamente elevati. Quindi, se posso darvi un consiglio, non fatevi spaventare dal D+ per decidere se partecipare o meno. Noleggiate una bicicletta assistita, controllate i gradi di difficoltà compatibili con la vostra preparazione e poi unitevi a noi! Noi cercheremo di offrirvi un sorriso, socialità e paesaggi meravigliosi.

C’è una nuova rubrica!  “OLTRE LO SPIT, alla scoperta di nuovi luoghi attraverso l’arrampicata”. A cura di Giulia Di Bari

Nelle giornate limpide il Sengio Rosso riflette la luce del sole fin dalle prime ore del mattino. È quindi uno dei primi riferimenti per gli arrampicatori fin dall’autostrada. Le pareti sembrano siano state create per il piacere dei placchisti: tiri lunghi fino a 40 metri offrono una arrampicata istruttiva, di tecnica e movimento, su stupendo e solido calcare a lama, gocce e buchi. Vi consigliamo: “il Trio” (5c), “via degli amici” (6°), “il Siluro” (6c), “cura la carie” (7a), e altri suggerimenti quando leggerete la rubrica.

Il rifugio di Aurora

Lo scorso 5 novembre la webcam del Rifugio dolomitico Città di Carpi registra un fenomeno anomalo per l’Italia: una aurora boreale. Il cielo per qualche minuto si è colorato di rosa. Immagini così belle che l’agenzia giornalistica Reuters le chiede alla nostra sezione

Le emozioni di Carolina, Giulia e Luigi al corso di Alpinismo

Carolina: Capisci che fare il barcaiolo attaccato al termosifone di casa e farlo in parete appena raggiunta la sosta è un po’ più complicato del previsto, che non sei l’unica a chiedersi “perché stiamo facendo questa cosa?” e comprendi cosa vuole dire effettivamente avere un compagno o una compagna di cordata. È un legame nuovo che mi ha sorpreso e fatto capire l’importanza della scelta di una persona con cui condividere un’avventura di questo tipo, è stata forse una delle scoperte più emozionanti del corso a cui ho ripensato anche i giorni seguenti alle uscite. Giulia: Sassaia, sentiero, canalone innevato, salita sempre più ripida su neve, che prima si sfalda e diventa via via più compatta fino al ghiacciaio. Il buio dei primi passi, interrotto solo dalla luce dei frontalini. Siamo una lunga catena di puntini luminosi, tutti in fila. Luigi: Avevano tutti ragione, il corso è bellissimo e dà un sacco di soddisfazioni. Fisicamente molto impegnativo, ma l’emozione ripaga la fatica. Non so se continuerò a fare questa attività, ma alcune cose le ho capite: alleggerisci lo zaino e… a chi fa alpinismo non piace dormire.

Il corso di escursionisti esperti secondo Rino Duca

Mi viene in mente un detto zen: non esistono cattivi allievi, esistono solo cattivi maestri. Quindi per parafrasi esistono bravi allievi solo se esistono bravi maestri. Come quelli che io ed i miei compagni di corso abbiamo avuto: Alessia coordinatrice del corso, un po’ materna, ora chioccia ora generale. Sempre pronta a sostenere chi ne avesse bisogno, sempre attenta nelle escursioni, a proteggere chi era più in difficoltà nei passaggi più esposti. Paolo, pacatezza, esperienza e grande conoscitore della montagna, splendide le sue lezioni su orientamento e meteorologia. Marco, il professore di professione e durante le escursioni. Credo tutti noi ci siamo sentiti su un banco di scuola perché spesso le sue erano lezioni sul campo, concrete e didattiche. Lorenzo. la capacità di seguire passo passo ognuno di noi, la visuale di un regista nel supportare chi ne avesse più bisogno nella cresta più esposta, nel passaggio più impegnativo.

Per la rubrica “Zaino in spalla sui cammini del mondo”, Giulia di Bari racconta il suo viaggio sull’Alta Via del Granito

Il cammino percorre alcune delle zone più selvagge del Lagorai ma sono sempre presenti punti di appoggio e vie d’uscita, rispetto alla più avventurosa TransLagorai. Ciononostante, il dislivello accentuato (si superano i 1000 m di dislivello positivo a ogni tappa) e la tipologia di terreno che alterna sentiero, sempre ben segnalato, a magnifici tratti su placche granitiche, rendono l’Alta Via del Granito un cammino impegnativo e quindi meno frequentato rispetto ad altre zone del Trentino. Ne consegue che spesso si è i soli camminatori sul sentiero e ci si può immergere completamente nel silenzio del luogo.

Assemblea regionale del Cai. Intervista al delegato Marcello Borsari

Quali novità si prospettano all’orizzonte? Ce ne sono diverse, ma quella più significativa è stata la nascita di un gruppo giovani sia a livello nazionale che nelle sezioni. Durante l’assemblea è intervenuta una socia giovane che ha portato idee e proposte coinvolgere i suoi coetanei. 

Sul notiziario anche il calendario delle escursioni e delle attività pianificate per il 2024.

Sul sito www.caicarpi.it il calendario delle serate culturali in presenza e online della nostra sezione.

Riguardo

Giornalista presso Rai - Radiotelevisione Italiana