Sul prossimo Notiziario:
Tutti mi dicono: “parti prestissimo perché c’è molto caldo e devi scendere presto per evitare cadute di sassi che la neve non trattiene, essendosi scaldata, e che sono stati più volte causa di tragedie”. Ok presto…le 4 o le 3 ?… Decido per l’una del mattino. Il racconto della sua esperienza in solitaria sul Gran Zebrù è di Enzo Rossi. Le emozioni che può dare una solitaria penso siano indescrivibili, sono amplificate tantissimo e ti mettono alla prova. Una forte sfida con sé stessi perché sai fin dall’inizio che comunque la montagna ha già vinto, può solo darti un’opportunità che tu devi essere bravo a cogliere. Sono attimi.
Come ogni viaggio che si rispetti, anche il mio è iniziato molto tempo prima della partenza. L’Inca Trail deve essere prenotato con molto anticipo (consigliabile almeno 6 mesi prima). Quello di Rita Biolchini è invece un viaggio più diluito nel tempo: l’Inca Trail in Perù. Ci rende partecipi nella rubrica “Zaino in spalla per i cammini nel mondo”. I compagni di avventura di mio figlio Tommaso ed io sono: 9 canadesi, 2 tedesche, 3 statunitensi che si aggiungono alle due fantastiche guide, Savi e Umberto. Dopo la riunione e un benaugurante thè a base di foglie di coca, che qui si beve dappertutto per contrastare il “soroche”, il mal di montagna, si corre a casa a sistemare gli zaini e a riempire le “duffel bags”, le borse da lasciare ai porters, e a cercare di dormire un po’ prima della levataccia.
Il 27 ottobre si è ripetuto il tradizionale appuntamento annuale RDV (riprendiamoci di vista) dedicato ai corsisti appassionati alla “verticalità” e che quindi hanno frequentato A1, R1, No Big, e chi invece è interessato a partecipare ai prossimi corsi o anche solo per provare ad arrampicarsi in parete. Questa volta, coordinati da Giulia Boiani, siamo stati nelle falesie della Val d’Adige, alla Placca del Forte. Se siete amanti dell’arrampicata il suggerimento è seguire in ogni edizione la rubrica “oltre lo spit” di Giulia Di Bari. In questo numero siamo sulle Alpi Liguri, vicino ad Albenga, in Val Pennavaire, a soli 10 minuti di avvicinamento si innalzano metri e metri di calcare compatto per tutti i gusti: placche tecniche di equilibrio a tacche nette e dolorose; pareti aggettanti di resistenza su appigli piuttosto buoni e strapiombi importanti con concrezioni super grippose. Sorprende, in alcuni settori, la presenza di enormi canne di calcare che competono a testa alta con le ricercate tufas delle isole greche.
Con l’articolo “i cinni di Pantelleria” Tiziana Michelini ci fa partecipare al trekking lungo della sezione del Cai di Carpi. Noi siamo una quarantina, ci accompagnano Mara di Naturaliter e Valentina, guida ufficiale del Parco Nazionale Isola di Pantelleria, cresciuta in Emilia e tornata da grande alla sua isola natale. Valentina parla, parla e se non stai attento ti richiama: “Cinni!!”, detto proprio così, alla bolognese, “..allora!!!”. Qui l’ultima eruzione avvenne nel 1891. Si racconta che nel mese di ottobre di quell’anno il mare iniziò a ribollire, ci furono esplosioni come bombe di gas e terremoti. Mentre la terra tremava e piovevano dal cielo lapilli incandescenti, la popolazione si votò a S. Fortunato pregandolo incessantemente e chissà se per suggestione o miracolo, il Santo accolse le preghiere. Per ringraziarlo il popolo lo proclamò Patrono di Pantelleria. La statua di S. Fortunato viene portata in processione il 16 ottobre di ogni anno; peccato essere di ritorno a casa solo dieci giorni prima.
Poco sopra la pianura, sul confine tra Modena e Bologna, c’è un bell’itinerario tra la natura, composta da un rio color rame, un bosco, dei calanchi e la storica Abbazia di Monteveglio. La fotocamera di Rino Cipolli per la rubrica “istantanee in Appennino” questa volta scruta nella storia medioevale. Come sempre va molto più indietro nel tempo Rachele Discosti con la rubrica “un mondo da (ri)scoprire”.: la Lessinia Preistorica. ll viaggio di oggi ci porta in provincia di Verona, tra strette gole e valli che si incuneano nel massiccio dei Monti Lessini, dove troveremo ad attenderci due tra i più importanti siti paleolitici del Norditalia: Grotta di Fumane e Riparo Tagliente. Questi importanti archivi della Preistoria italiana custodiscono testimonianze eccezionali, in grado di trasportarci indietro di decine di migliaia di anni al tempo in cui vissero i Neanderthal e i nostri antenati sapiens.
«Anche oggi se vedo il K2 provo la stessa sensazione, quella tensione inspiegabile che ci pervadeva, che attanagliava Julie e me, incantanti davanti al grande, affascinante cristallo slanciato verso il cielo, fino a raggiungerlo, a toccarlo...» I BiblioteCAI di Orville Pelatti in questo numero consigliano il libro: Kurt Diemberger – Il nodo infinito. Kurt Diemberger insieme a Herman Buhl fu il primo salitore del Broad Peak, uno dei quattordici 8000. All’età di 25 anni vide il K2 e ne rimase affascinato.
Il coro del Cai di Carpi questa volta giocava in casa, a Quartirolo, alla Parrocchia Santa Maria della Neve, che compie 450 anni. Carmen Gasparini: scrive: complicato il dialetto friulano, per fortuna i carpigiani non lo capiscono! L’ultima volta in cui abbiano cantato è stato il 30 giugno a Roncoscaglia quindi il nostro repertorio non ha avuto dei canti nuovi perché anche noi siamo andati in vacanza. I nostri autori preferiti sono Bepi de Marzi, Pigarelli e altri; la nostra maestra Franca Bacchelli, per semplificare le cose, ha scovato un autore M.Maiero che è un allievo del grande Bepi de Marzi e sta seguendo le sue orme scrivendo canti in dialetto friulano. La musica è bella, allegra, festaiola, ma le parole… ! Comunque poiché il pubblico carpigiano non conosce il dialetto friulano ce la siamo cavata bene. Tanti applausi, il nostro repertorio è piaciuto molto.
I Sanguinelli ovvero i Lattari con lattice colorato, o per meglio dire il Genere Lactarius, sono funghi appartenenti alla grande famiglia delle Russulacee alla quale appartengono specie che hanno in comune alcune caratteristiche ben definite. Quali? Leggete la rubrica “i funghi di stagione” di Stefano Beltrami e scoprirete questo e tutto il resto. Buona lettura!