14 Aprile – Anello Monte Grappa e Dorsale dei Solaroli coi Fantalpici

14 Aprile – Anello Monte Grappa e Dorsale dei Solaroli coi Fantalpici
I Fantalpici
Anello Monte Grappa e dorsale dei Solaroli
Gruppo Monte Grappa
Domenica 14 Aprile 2024

Dall’ampissimo parcheggio del Sacrario Militare saliamo pochi metri sull’imponente Monumento, per raggiungere Cima Monte Grappa (1775m), massima elevazione dell’escursione. Il Sacrario del Monte Grappa è uno dei principali ossari militari della prima guerra mondiale (Alcune note informative generali sull’importanza storica del luogo sono presenti a fine relazione).

Dalla cima del Monte Grappa. Scendiamo sul sentiero 156 che, con moderata pendenza in discesa ci conduce sulla parte iniziale della dorsale e quindi a Croce dei Lebi (1526m). Dalla croce, seguiamo la chiara traccia che da questo punto ci permette di cavalcare la dorsale Solaroli sempre in quota, con lievi saliscendi. La dorsale presenta una serie di cime che sgranelliamo in sequenza ignorando i bivi di sentieri che arrivano frequenti da valli sottostanti: Monte Casonet (1614 m), Col de l’Orso (1668 m) e, dopo un tratto aereo ma non pericoloso, il monte Solarol (1675 m, che presenta in realtá 3 cime distinte). Su tutta la dorsale potremmo osservare i resti della Grande Guerra sotto forma di trincee e postazioni militari. Superato il gruppo del Solarol, scendiamo leggermente fino alla Forcella Valderoa, da dove intraprendiamo la salita all’ultima cima della dorsale, Cima Valderoa (1575 m) da dove il panorama si estende ampio. Tra i gruppi montuosi visibili ci sono: il gruppo del Carega, Altopiano di Asiago, Lagorai, Cima d’Asta, Alpi Feltrine, Pale di San Martino, Prealpi e Dolomiti Bellunesi. Con un po’ di fortuna la nostra vista potrebbe raggiungere gli Appennini e la Laguna di Venezia. Dopo le foto di rito, riprediamo il cammino e ritorniamo alla Forcella Valderoa dove prendiamo la traccia che ritorna verso il Monte Grappa che si sviluppa sul pendio meridionale del Monte Solarolo. Raggiunta la Malga Salaroli il sentiero si trasforma in una carrareccia che scende ancora con moderata pendenza fino al bivio del percorso “tra Storia e Malghe” del quale possiamo intraprendere un classico sentiero per tagliare un po’ la via del ritorno. Giungiamo quindi alla Casera Col de l’Orso e attraverso semplice sterrata ci immettiamo nella bellissima Valle delle Mura che, nonostante l’assenza di panorama, si sviluppa in un ambiente magnifico caratterizzato da distese erbose incorniciate dalla dorsale dei Solaroli, Monte Meatte e in lontananza il Monte Grappa, nostro obiettivo il cui raggiumento, ahinoi, ci riserva la parte in salita della gita.

Con moderata tranquilla, facile carrareccia risaliamo la Valle delle Mura passando dal Cason del Sol e Laghetto di Val delle Mure giungendo all’incrocio che ci riporta sull’Anello Naturalistico del Grappa dove risaliremo verso Malga Val Vecchia e, tramite sentiero 151, raggiungeremo il parcheggio, punto di partenza dell’escursione.


Info logistiche

  • Punto di partenza: Parcheggio Casa Armata Monte Grappa e Rifugio Bassano.
  • Percorso: Rifugio Bassano (1730 m), Monte Grappa (1175 m), Monte Casonet (1614 m), Col de l’Orso (1677 m), Monte Solarolo (1675 m), Monte Valderoa (1575 m), Malga Salarol, Val delle Mura, Val Vecchia, Parcheggio
  • Dislivello: Circa 850 m D+ e altrettanti in discesa (attenzione: la parte in salita sará nella seconda metá dell’escursione)
  • Tempo di Percorrenza: Indicativamente 5 – 6 ore
  • Livello di difficoltà: Facile escursione, senza difficoltá alcuna. Lunghezza circa 17 km
  • Attrezzatura: Normale dotazione escursionistica
  • Ritrovo e partenza:ore 6:15 al parcheggio Piscine di Carpi, partenza ore 6:30
  • Contributo di partecipazione: Soci CAI € 5
  • Accompagnatori: IS Marco Bulgarelli, Monica Malagoli
  • Cartografia: Tabacco 051: Massiccio del Grappa, Bassano, Feltre 1:25000
  • Percorso automobilistico: Carpi, Autostrada A22, Innesto con A4, Uscita Montecchio, SVP fino a Bassano Est, SS47 e SP148 fino a Rifugio Bassano/Sacrario Militare. Si viaggia con auto proprie. Itinerario in GoogleMaps https://maps.app.goo.gl/Faj2FyR3N24MHwBb8
  • Importante: a fine gita ogni partecipante è invitato a festeggiare con tante buone cose da mangiare, torte squisite e vino eccellente

Note di interesse storico

Dopo Caporetto, la linea di sbarramento rappresentata dal Massiccio del Grappa diventa l’ultimo baluardo difensivo prima della pianura veneta. Dal novembre 1917, per un intero anno, fino alla fine del conflitto, il Grappa è uno dei principali teatri di guerra. In pochi mesi il territorio cambia volto, per sempre: se prima del conflitto questa montagna era quasi inaccessibile e scarsamente antropizzata, nel corso del 1917 viene interessata da decine di cantieri per la costruzione di strade, trincee, postazioni militari e l’area alle pendici si trasforma completamente, per diventare base logistica a servizio del fronte in quota.
Tre le grandi battaglie che si svolgono sulle cime del Massiccio in quei mesi: la prima, Battaglia d’Arresto, tra novembre e dicembre 1917, per arginare l’avanzata austro-ungarica dopo Caporetto, la Battaglia del Solstizio nel giugno dell’anno successivo e la Battaglia di Vittorio Veneto, di tipo offensivo da parte delle truppe italiane, nell’autunno del 1918, a cui segue la firma dell’armistizio il 4 novembre.
Durante questo anno terribile muoiono quasi 23000 tra soldati e civili, le cime del Grappa accolgono montagne di morti, per la maggior parte rimarranno per sempre ignoti. Oggi, quasi tutte le vittime militari cadute tra queste montagne, riposano nel Sacrario di Cima Grappa, 22910 persone, italiani e austriaci di cui solo 2578 sono stati identificati.

Il sacrario é diviso in due ossari ed é composto da cinque gironi concentrici posizionati uno sopra all’altro in modo da formare una piramide. Nella sommità sorge il sacello della “Madonnina del Grappa”. Durante la prima guerra mondiale, la Madonna del Grappa divenne simbolo della Patria e della protezione divina, al punto che, una volta riparata dall’esplosione di una granata, prima di esser riposta nel sacello (4 agosto 1921) fece il giro dell’Italia su un vagone ferroviario al cui passaggio tutti lanciavano fiori, pregavano, piangevano, si inginocchiavano. Tra i due ossari, c’è la cosiddetta Via Eroica, lunga 300 metri, con a lato i 14 grandi cippi recanti i nomi delle cime teatro di guerra.


Nota di interesse naturalistico

Un aspetto interessante ed affascinante ancorché meno noto del Massiccio del Grappa riguarda la sua geologia e i vari fenomeni carsici presenti nel territorio. Nel Grappa sono censiti diversi e importanti sistemi sotterranei, quali ad esempio l’Abisso dei Colli Vecchi (-150 m), l’Abisso Helix (oltre 70 m) e l’Abisso delle Castagne Nere (oltre 100 m).


Modulo di iscrizione




    *Sei un Socio Cai?
    No


    1. Dichiaro di essere consapevole e informato sul livello di difficoltà fisica, che la partecipazione a questa uscita comporta.
    2. Dichiaro di aver letto e compreso tutto il programma e il Regolamento Gite Sociali e di accettarli integralmente senza riserve.
    3. Dichiaro di essere consapevole e di accettare che, in caso di inosservanza di uno dei punti richiamati, verrò prontamente escluso dall’escursione.



    In conformità a quanto deliberato dall’art. 10 della legge 675/96, “Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali” e successiva modifica con D.Lg. 30 giugno 2003 n.196, acconsento al trattamento dei miei dati personali che saranno utilizzati esclusivamente per la creazione della lista dei partecipanti all'escursione.


    This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.